
Chiusura Film Fund 2025
Quest'anno,
il Film Fund FCVDA
ha ricevuto molte richieste
di sostegno per altrettanti
bei progetti. Grazie davvero!

Sostegno alle produzioni
Il nuovo Regolamento
riporta alcune
importanti modifiche.
Si prega di prenderne
attenta visione.

Tutto il supporto che serve.
- ricerca di luoghi per le riprese
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- agevolazione tariffe soggiorno
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La Valle del Cinema
Un viaggio
tra immagini e musica
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FRONTDOC 2025 - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI FRONTIERA
Il Festival del cinema di frontiera torna ad Aosta dall’8 al 15 novembre con oltre 40 proiezioni. Tra gli ospiti, il critico Paolo Mereghetti, la…
FRONTDOC 2025 - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI FRONTIERA
È nelle cose ormai che l’intelligenza artificiale sarà tra i temi centrali della nuova edizione di Frontdoc, il Festival internazionale del cinema di frontiera organizzato dall’Associazione Promozione dell’Audiovisivo Valle d’Aosta.
Dall’8 al 15 novembre gli spazi di Plus (ex Cittadella dei giovani) ospiteranno la nuova edizione con proiezioni, concerti, eventi tra cui diversi incontri diretti con i professionisti.
Tra anteprime italiane e internazionali, sono oltre 40 i film selezionati su un totale di 600 opere ricevute.
L’8 novembre sarà la serata inaugurale, che si aprirà con il concerto della cantautrice valdostana Maura Susanna, seguito dal documentario “Canone effimero” dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, sul tema della salvaguardia del patrimonio culturale.
Dice Nora Demarchi che “Frontdoc è anche frontiera di generi. Ci piace creare delle contaminazioni e per questo abbiamo deciso di aprire il festival con Maura Susanna”.
La sezione Industry, spazio rivolto ai professionisti del settore, vede la presenza di produttori francesi e svizzeri.
Previsti anche pitching tra autori e produttori.
Dice sempre la Nora Demarchi che “Abbiamo introdotto un formato che solitamente si trova solo nei grandi festival, ma ci sentiamo pronti”.
Con la collaborazione ed il sostegno di Film Commission Vallée d’Aoste, Front Lab è lo spazio di formazione per giovani autori.
Dice la direttrice Alessandra Miletto che così “Accompagniamo i giovani nello sviluppo dei progetti e nella preparazione al mondo professionale”.
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FrontDoc – Festival Internazionale del Cinema di Frontiera è una manifestazione cinematografica che si svolge ad Aosta dal 2008.
Nata da un’idea di Luciano Barisone e Carlo Chatrian come « vetrina » sulla migliore produzione di cinema del reale per il pubblico locale, dal 2016 si è trasformato in un vero e proprio festival internazionale, organizzato dall’ Associazione Promozione dell’Audiovisivo Valle d’Aosta ETS.
Il festival si compone di più parti: un concorso internazionale, che detiene una selezione di grande valore artistico, con più di 700 film iscritti ogni anno da circa 100 paesi; la sezione “frontiera Italia”, con il meglio della produzione nazionale prodotta nel corso dell’ultimo anno; le matinées per le scuole, con oltre 600 studenti che affollano la nostra sala; eventi di parola e incontri con grandi intellettuali italiani e non per dibattere dei temi di stringente attualità. Intorno al nucleo centrale ruotano eventi minori, che vanno ad arricchire il festival e il suo programma.
FrontDoc è un progetto unico nel suo genere: il primo dedicato al genere “cinema del reale”, promuoviamo questo tipo di cinema da quindici anni, il nostro pubblico è diventato nel tempo preparato e competente e affezionato.
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SE VENISSE ANCHE L’INFERNO - IL NUOVO FILM DI SAMUELE ROSSI
Sono iniziate le riprese di “Se venisse anche l’inferno”, il nuovo lavoro di Samuele Rossi che racconterà la storia del partigiano Gio, nome di…
SE VENISSE ANCHE L’INFERNO - IL NUOVO FILM DI SAMUELE ROSSI
Un partigiano rimane solo nell’inverno tra il 1944 e il 1945, la Resistenza come atto di umanità e attaccamento alla vita, durante l’abisso della guerra: ritorna la memoria storica e l’impegno civile nel nuovo lavoro del regista toscano - dopo il successo del documentario su Enrico Berlinguer.
Valle d’Aosta, 14 ottobre - Sono iniziate le riprese di “Se venisse anche l’inferno”, il nuovo lavoro di Samuele Rossi, prodotto da Echivisivi con Solaria Film e MYmovies, che racconterà la storia del partigiano Gio, nome di battaglia, deciso a sopravvivere dopo essere rimasto da solo a presidiare un rifugio di montagna sulle Alpi a seguito di un feroce rastrellamento nazi-fascista. Di fronte a lui il terribile inverno del 1944, uno dei più freddi della storia italiana ed uno dei peggiori della guerra ormai esplosa in tutta la sua drammaticità.
I primi ciak sono programmati in Località Saumont (Aosta), il principale parco della città di Aosta, situato lungo il torrente Buthier. La troupe si sposterà poi a quasi duemila metri in un alpeggio in disuso all’Arp De Praz, nel Comune di Doues (AO), sotto la suggestiva conca di Champillon.
“Se venisse anche l'inferno” è il primo film di finzione prodotto da Echivisivi, e segue il successo di “Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (candidato nel 2025 ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento).
Nel cast, figurano il giovane Luca Tanganelli, per la prima volta protagonista, (nel cast di “Alla festa della rivoluzione”, il nuovo film di Arnaldo Catinari presentato in questi giorni alla Festa del Cinema di Roma) , e accanto a lui Luca Vergoni, apprezzato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia in “Orfeo”, Giorgio Colangeli, nei panni di un internato scappato dai campi di concentramento, e Giusi Merli, nel ruolo di una vedova di guerra. Al suo esordio come attore, la partecipazione straordinaria del cantautore Cisco (ex Modena City Ramblers), all’anagrafe Stefano Bellotti, voce della “Bella ciao” più ascoltata. Poi gli attori valdostani come Alice Vierin, Andrea Damarco e Giada Bessone.
Samuele Rossi con questo film torna al cinema di finzione dopo anni di documentario sociale e impegnato. Il percorso continua a tenere conto di alcuni temi capisaldi, come la memoria storica, la storia nazionale e l’impegno civile: ispirato a fatti realmente accaduti, il film ricostruisce un viaggio in un’Italia abbandonata a se stessa e sconvolta dall’orrore della guerra e dalla ferocia nazi-fascista, dalle sue terribili solitudini, dalla fame, dalla paura e dalla miseria. Il titolo “Se venisse anche l’inferno” è tratto da un adattamento partigiano del canto alpino “Su pei monti vien giù la neve” risalente alla prima guerra mondiale.
Il film è tratto da un soggetto originale di Samuele Rossi ed è scritto in collaborazione con Lorenzo Bagnatori, che dopo il successo di “Zvanì. Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli” e “Il conte di Montecristo” continua a lavorare sul racconto storico. La fotografia è di Marco Minghi, la scenografia di Lucrezia Tacchella, i costumi di Sara Pellegrini, sarta di scena per Arena di Verona e Teatro del Maggio di Firenze, che porta la sartoria teatrale e lirica nel linguaggio cinematografico, il trucco di Lisa Pascucci. Si aggiungono il montaggio di Ilaria Cimmino e le musiche di Giuseppe Cassaro.
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L'uscita del film nelle sale è prevista per l'autunno 2026.
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Produzione Echivisivi con Solaria Film e MYmovies
Prodotto da Samuele Rossi, Giuseppe Cassaro e Emanuele Nespeca
Con il contributo di Fondazione Film Commission Vallée d’Aoste
Con il contributo di Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission
Con il contributo del PR FESR Toscana 2021-2027 bando per la concessione di sovvenzioni a fondo perduto per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive – Anno 2024
Con il sostegno di BCC Valdostana
Con la collaborazione di Toscana Film Commission
Con la collaborazione di LO CONTE EDILE Costruzioni
Con il patrocinio di Comune di Doues, Comune di Fanano e Comune di Abetone-Cutigliano
Service VdA Red Sled Films
Service ER Kinè



ALESSANDRO BORGHI INTERPRETA IL GRANDE ALPINISTA WALTER BONATTI
Alessandro Borghi è Walter Bonatti nel nuovo film di Daniele Vicari, Bianco, le cui riprese iniziano oggi 16 settembre tra Valle D'Aosta e Alto Adige.…
ALESSANDRO BORGHI INTERPRETA IL GRANDE ALPINISTA WALTER BONATTI
Nel 1961, Walter Bonatti guida sei tra i migliori alpinisti della propria generazione in una scalata fino ad allora considerata impossibile: il Pilone Centrale del Frêney, ultimo angolo di Monte Bianco rimasto inconquistato. Bianco ripercorre la tragica impresa che vedrà ritornare solo tre sopravvissuti e consegnerà il coraggio di Walter Bonatti alla storia.
Le riprese iniziano a Courmayeur per poi salire in quota sul Monte Bianco e seguire il percorso realmente battuto da Bonatti nella tragica spedizione raccontata nel film: dal Flambeaux alla Fourche fino al Peuterey e ai piedi del pilone centrale del Frêney, una immensa parete di roccia a strapiombo alta 800 metri.
Il cast è composto da:
Alessandro Borghi
Pierre Deladonchamps
Finnegan Oldfield
Marlon Joubert
Quentin Faure
Alessio Del Mastro
Jonas Bloquet
BIANCO
coproduzione Italia, Francia, Belgio
è prodotto da
Mattia Guerra, Laurent Fumeron, Joseph Rouschop, Eva Curia
ed è una produzione
Be Water Film con Rai Cinema, The Project Film Club, Tarantula
con il contributo del
MIC-DGCA Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo,
con il sostegno di
IDM Film & Music Commission Südtirol
e Fondazione Film Commission Vallée d'Aoste
in collaborazione con
Moncler
con il sostegno di
BCCValdostana
con il patrocinio del
CAI-Club Alpino Italiano e dei Comuni di Courmayeur e di Chamonix
e con
Skyway Monte Bianco come partner location
Il film è tratto da Frêney 1961 – La tempesta sul Monte Bianco di Marco Albino Ferrari,
uno dei grandi classici della letteratura di montagna,
firmano il soggetto e la sceneggiatura
Massimo Gaudioso
Francesca Manieri
Marco Albino Ferrari
Daniele Vicari
direttore della fotografia Gherardo Gossi
scenografia Marta Maffucci
costumi EmmanuelleYouchnovski
suono Alessandro Palmerini
montaggio Benni Atria
Strumento indirizzato al sostegno economico delle produzioni cinematografiche ed audiovisive, quale veicolo privilegiato di promozione del territorio e delle atmosfere in Valle d'Aosta.
