IL SISTEMA DI SOCCORSO ALPINO VALDOSTANO SU "PERICOLO VERTICALE"

Otto puntate da mezz'ora, girate fino all'ultimo, soprattutto in inverno, sulle montagne valdostane: si intitola "Pericolo verticale" ed è il nuovo lavoro di Simone Gandolfo, in veste di regista, e di Luca Argentero, narratore e produttore, con la sua "Inside production". Il racconto, vivo, da "action reality", è di come si svolgono le operazioni di soccorso in montagna, dall'arrivo dell'allarme alla "Centrale unica del soccorso", fino all'intervento in alta quota con relativa messa in sicurezza, il trasferimento del ferito al "Pronto soccorso" ed il briefing della squadra sull'esito dell'intervento.

La produzione è stata realizzata con il contributo della "Film commission" e della Regione, oltre che delle strutture sanitarie, del "Soccorso alpino", della "Protezione civile" e da diversi sponsor tecnici. La firma è ancora una volta quella di "Inside production", la casa di produzione di Luca Argentero e della moglie Myriam Catania, con cui Gandolfo ha già realizzato il suo lungometraggio "Cose cattive", presentato fuori concorso all'ultima edizione del "Noir in festival" di Courmayeur: «Simone è una garanzia - evidenzia Argentero a 12vda.it - perché è disposto a lavorare a determinate condizioni e finché non si è finito: lui è pura passione, che è indispensabile in una produzione come questa che abbiamo appena finito di girare, con gli ultimi giorni passati al Plateau Rosa, sul Cervino. Ci viene incontro anche la tecnologia: oggi tante attrezzature per la ripresa sono, per fortuna, molto leggere, fino a un chilo e mezzo, e ci permettono di realizzare immagini di qualità anche in quota».

Il genere era già stato sperimentato nel 2012, su "National geografic channel", quando era stato prodotto e mandato in onda "Venezia Pronto intervento", un'action reality sulle metodologie di soccorso nella città lagunare: «il cinema è un'arte collettiva - aggiunge Gandolfo, che ha coinvolto nell'action reality volenterosi tecnici di elisoccorso per riprendere le azioni in cui la prontezza significa salvare vite umane - è un'idea che avevo da almeno sei anni. Sono abituato a girare fiction, dove si decide in prima persona che cosa deve succedere. Qui invece raccontiamo la realtà, ci vuole quella delicatezza che solo il contributo umano può dare».

Dopo le riprese, nei prossimi giorni la produzione si chiuderà in sala di montaggio per preparare le otto puntate che andranno in onda dopo settembre, nella nuova stagione televisiva di "Sky Uno": «"Pericolo verticale" si colloca sicuramente tra i progetti più importanti dell'anno per la "Film commission" - commenta Augusto Rollandin, presidente della Regione, da cui dipende tutto l'apparato di "Protezione civile" - sia per la grande valorizzazione del territorio e delle eccellenze professionali come il "Soccorso alpino" e la "Protezione civile", sia per la sicura promozione e la visibilità della Valle d'Aosta e per le importanti ricadute in termini d'indotto sul tessuto economico della regione».

E' presto per pensare ad una seconda serie di "Pericolo verticale", ma non è detto che non ci siano nuovi progetti cinematografici per la Valle d'Aosta da parte della "Inside productions", anche per una questione affettiva: «potrei dire di essere da sempre in montagna - conclude Luca Argentero - sono nato ad aprile e a luglio ero già a Courmayeur. Nella mia famiglia ci sono guide alpine e maestri di sci, ed anche io posso dire di non cavarmela male. Il nostro obiettivo, come "Inside", è quello di lavorare bene, con la qualità che anche i nostri sponsor ci permettono di mantenere, con l'entusiasmo di di Simone, che è unico e ci permette di mantenere i costi contenuti».